Mauro Corona, ode all’acqua pubblica

“Non voglio essere di qualcuno”

Mauro Corona è nato nel 1950 a Erto in Friuli, il paese più vicino alla famosa diga del Vajont. Insieme all’Associazione Tina Merlin, ha collaborato alla realizzazione del film di Renzo Martinelli Vajont. Da ragazzo ha lavorato come boscaiolo e ha cominciato ad intagliare il legno, ora Mauro Corona è diventato uno scultore apprezzato in tutta europa. E’ anche un alpinista e un arrampicatore. I suoi libri descrivono la gente, la grande cultura e la natura dei luoghi in cui tuttora vive.

Mauro Corona ha composto un’ode all’acqua pubblica, diffusa in rete dai suoi amici.

Per l’acqua

Fermi! Giù le mani dal mio passo argentato.

Non sono mica vostra! Non sono affatto vostra!

Non voglio essere di qualcuno.

Sono di tutti, ricchi e poveri, belli e brutti, sani e malati.

Sono torrenti, fiumi, ruscelli, sorgenti, rigagnoli.

Sono gocce, pioggia, neve, grandine. Nuvole.

Nessuno mi può comprare, dirmi roba sua.

Non sono un oggetto che si può rubare.

Sono l’acqua, l’acqua non ha padroni, non li vuole.

Ma loro vorrebbero me. Io sono libera, corro via, regalo momenti: disseto, lavo, rinfresco, ristoro.

Sono vita. La vita non si vende né si compra. La si può togliere.

Un tempo lavoravo. Facevo girare mulini e segherie, alzavo magli, muovevo ingranaggi.

Davo una mano all’uomo e nessuno mi voleva soltanto per sé.

Ero per tutti e tale voglio restare.

Aiuto! I furbetti mi vogliono comprare, privatizzare! Privatizzare?

Gente perbene indignatevi! Alzate un grido, alzate la testa, alzate i bastoni, se necessario.

Difendetemi dai furbastri. Vorrebbero privatizzare anche il fiato!

Io sono di tutti! Nemmeno le tegole mi trattengono.

Passo veloce alla grondaia, al ruscello, al torrente, al fiume, al mare.

Vado dove mi pare. Vorrei andare dove mi pare.

Sono fuggitiva, corro, scappo, scantono,

non fatemi imprigionare da chi vuol fare di me mucchi di soldi.

Patrimonio di tutti siamo rimasti in pochi: l’ossigeno, le nuvole e io.

Privatizzare me, è comprare le nuvole. Poi vi faranno pagare il respiro. Buoni, stiano buoni.

Voglio bagnare il viso di un bambino senza chiedere permesso a nessuno.

Tocca a voi, gente perbene, aiutarmi a farlo ancora.

Mauro Corona a favore dell’acqua bene comune

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