Dialoghi con un Maestro Venusiano – parte 9

La superficie del mio Pianeta è ricoperta per l’80 % dagli oceani. Il restante 20% sono due continenti, uno si trova nell’emisfero nord del pianeta e l’altro appena a sud dell’equatore.

Nel Continente a Nord Oltre alla Capitale Retz vi sono 33 città tutte collegate tra loro.

Come detto le nostre città hanno la forma di stelle che si sviluppano verso l’esterno dal fulcro centrale in una serie di anelli circolari.

I marciapiedi delle città non sono statici, ma hanno delle fasce metalliche in movimento che risparmiano fatica ai pedoni.

Nella parte centrale delle strade vi sono delle lamine metalliche che catturano l’energia del nostro sole trasmutandola in energia.

(Questo metallo particolare viene lavoravo fino ad ottenere sottilissimi fogli che anche se accartocciati ritornano sempre alla loro forma originale).

Ogni nostra Città dispone di un centro dove viene convertita l’energia solare. Si tratta di una struttura circolare composta da numerosi locali, anch’essi rotondi in cui viene immagazzinata l’energia stessa..

Questo edificio è la parte centrale da cui poi si sviluppa l’intera città formata interamente da costruzioni a forma di cupola e disposte secondo un sistema anulare.

La struttura delle nostre abitazioni è in costante movimento, benché risultino solide al tatto. Si possono abbattere soltanto modificandone la frequenza vibratoria.

La loro energia ritorna allora a fondersi con la matrice cosmica universale. La maggior parte degli oggetti su Venere è realizzata sul piano della manifestazione con questo procedimento.

Posso capire che per voi immaginare una simile città è un problema, appena potrò posterò dei disegni per aiutarvi a comprendere meglio.

Nelle campagne circostanti alle nostre città vi sono le fattorie non sono sparse nella campagna a caso, e seguono una planimetria circolare.

Questa disposizione era stata giudicata dal nostro popolo fin dall’inizio più pratica, in quanto permette a questi gruppi di fattorie di diventare piccole comunità autosufficienti, capaci di provvedere il necessario per gli abitanti delle campagne.

Nel Continente a Sud dell’equatore vi sono 24 città circondate da una folta e lussureggiante vegetazione.

Questo continente è molto particolare perché grazie al suo clima e alle molteplici foreste di tipo tropicale è un vero e proprio Paradiso per moltissime specie animali e vegetali.

Di questo continente parlerò molto più aprofonditamente più avanti.

Sul mio Pianeta esiste una vera eguaglianza, sotto tutti i punti di vista.

Tutto è di tutti e tutta la famiglia venusiana è una grande famiglia. I bambini vengono educati e allevati in strutture collettive.

Il nostro popolo si riproduce mediante il pensiero. Questo perché i nostri corpi sono meno densi di quelli dei terrestri.

La creazione di un bambino è molto semplice e naturale, e così si sviluppa quando due anime gemelle si uniscono come coppia questo ha la durata di tutta la nostra esistenza fisica.

Come detto queste due anime gemelle si unisco per procreare a livello animico, per compiere questo atto, vi sono luoghi ben definiti, noi li chiamiamo (Nit-hal) e sono come Templi.

Ogni città venusiana ne ha più di uno. In questi Templi vi sono ampie sale dove ci si siede uno di fronte all’altra, l’unico contatto fisico è il congiungimento delle mani, da quel momento vi è una Unione spirituale – Mentale completa.

Una fusione di due anime in un unico pensiero, e dopo un breve periodo comincia a materializzarsi in mezzo a loro il corpo del bambino.

A creazione ultimata il bambino viene portato in una sala che noi venusiani chiamiamo (Shol-Ra) o stanza delle Anime, è un luogo Sacro per noi, perché è il luogo in cui l’anima si trasferisce a tutti gli effetti nel corpo di questa nuova creatura.

Quando un bambino nasce viene segnato in un piede.

Questo segno indica la sua origine e le sue facoltà, nel rispetto di ciò, viene educato nella struttura collettiva.

Quando raggiunge la maggiore età, (dodici anni) occupa il posto che gli spetta nella società Venusiana.

In queste condizioni la famiglia di per se non esiste; tutti su Venere sono un’unica famiglia.

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp