CAPITOLO V
La Ruota-Medicina dell’Essere Eterno
Quando studiate nella sua pura essenza la natura della bellezza che sta dietro la perfezione del maschile e del femminile, trovate Dio. Giacché alla fonte, al centro, nel cuore di tutto ciò che è femminile si trova Dio, e nel cuore, al centro, alla fonte di tutto ciò che è maschile si trova Dio: lo stesso Dio, l’Uno, il Grande Spirito; e questa è la natura di Dio.
Dio è indicibilmente meraviglioso, indicibilmente bello, indicibilmente prezioso, potente, dolce, reale: egli è tutto questo, a tal punto che la sua unica sfida è quella di riuscire a comporre la descrizione di questa indescrivibile perfezione. Così il Grande Spirito sceglie un luogo nell’immensità dello Spazio e traccia una linea che chiama “Tempo”.
In seguito, stabilendo una prima distinzione, Dio dice: «Questa linea separa tutto ciò che è accaduto prima che io la tracciassi da tutto ciò che è accaduto dopo.»
Prendendo tutte le qualità e le potenzialità dell’Essere Eterno, Dio ne pone i centri su entrambi i lati della linea. Queste qualità vibrano incessantemente ai lati della grande linea di demarcazione. Le loro radiazioni impregnano tutto ciò che è, senza esclusione, ma i centri da cui partono sono situati in entrambi i lati della linea.
Su un lato della linea, Dio concepisce le strutture che permettono di orientarsi nel mare dell’essere infinito; egli concepisce gli atomi e ciascuno di essi è un’intenzione, un sistema creato in modo cosciente, destinato a sviluppare e a governare il proprio campo spaziale. Da questa parte della linea che Dio chiama “Tempo”, scorre tutto ciò che è femminile, materiale, strutture concretizzate. Qui risiede ciò che è stato creato, ciò che esiste, stelle e pianeti. Si tratta del Tonal, il corpo della grande Madre-Universo, dimora di tutte le stelle e di tutti i mondi.
L’altro lato della linea è il Nagual, ove risiede tutto ciò che sarà creato. Qui si trovano i modelli di nuove creazioni, insieme all’energia che le farà emergere dall’infinito serbatoio del potenziale eterno, grazie all’intelligenza creatrice che l’uno dispiega ad ogni istante.
La linea che Dio ha tracciato per delimitare l’oceano dello spazio non è però una frontiera rigida ed ininterrotta: è invece una realtà vivente che, come un filo, si dipana a spirale dentro e fuori dai regni creati. Essa avvolge tutto ciò che può avere un nome, avvitandosi a spirali per tessere una sottile veste di luce, il più leggero dei veli, una membrana invisibile. Ogni volta che entra in contatto con l’universo manifesto, avvengono incredibili creazioni: ecco allora che nascono stelle, si solidificano galassie, buchi bianchi, buchi neri, quasars, arcobaleni stellari. In mille modi stupefacenti la vibrazione dell’energia si fa strada dal lato maschile della linea di demarcazione fino al corpo della Madre-Universo.
Così vengono alimentati il progetto e la passione del Creatore: l’intero universo diventa un viaggio gioioso attraverso l’amore, un’avventura, una sfida a descrivere la smisurata ed invisibile bellezza, per renderla visibile dandole forma, suono e luce.
Vengono creati degli esseri di grande bellezza. Essi non fanno la loro apparizione isolati, ma si integrano ciascuno in un paesaggio più vasto, un paesaggio di grande bellezza, ma anche questi paesaggi non sono isolati!
Essi fanno parte di pianeti organizzati in sistemi stellari a spirale, a loro volta incastonati, simili a diamanti viventi, in una galassia che fluttua tra cento miliardi di altre galassie. Essi offrono a tutte le creature uno sfondo, a tutte le immagini una cornice e a tutta l’arte vivente un contesto che valorizza la bellezza incomparabile. La divisione tra le polarità stellare e planetaria costituisce il meccanismo fisico di questa impressionante creazione, la maniera in cui l’infinito potenziale divino viene rivelato in tutto il suo splendore.
Le polarità delle stelle e dei pianeti non sono “contrapposte”, ma sono le estremità complementari di un unico continuum vibratorio, le estremità di uno spettro unificato. Partono da uno stesso punto situato lungo la circonferenza della Grande Ruota-Medicina, e prendono poi direzioni opposte per percorrere quasi interamente – ma non del tutto – i 180 gradi dei loro rispettivi perimetri.
Appena prima di incontrarsi, esse si fermano per fronteggiarsi, a 359 gradi sulla circonferenza della Ruota. Fanno una sosta per permettere alla carica tra loro di aumentare fino a sprigionare una scintilla, un lampo che completi i 360 gradi della Ruota-Medicina; è questa, l’illuminazione che vi conferisce forma biologica in questo mondo.
La materia e l’energia sono entrambe portatrici di un progetto, proprio come il codice genetico dell’ovulo e dello sperma. Il progetto che i raggi luminosi della stella più vicina alla Terra veicolano fino all’atmosfera terrestre risveglia il potenziale di questo mondo materiale; il flusso di luce stellare giunge a toccare i sogni più profondi della Terra ed intona un canto d’amore per il suo suolo. L’informazione contenuta nelle forze elementali della terra si mescola con l’in-form-azione spirituale del vento solare, mentre le polarità maschile e femminile dell’Eterno giocano ed interagiscono nella biosfera di Etenoha.
La luce del Sole feconda la Terra: lo sperma solare e l’ovulo oceanico si uniscono. Il Sole insegna il proprio canto alla Terra e altrettanto fa quest’ultima. Il Sole tenta di intonare il canto solare e crea il cielo blu, le nuvole e, più sotto, un mondo popolato da creature timorose. La nostra informazione spirituale si fonde con l’informazione materiale della terra, dell’acqua, del vento e del cielo, e così si catalizza il processo di gestazione del bambino terrestre. Gli esseri viventi si levano nella spirale dei venti del nostro amore vibrante, percepiscono il nostro canto, vivono, respirano e danzano al ritmo degli schemi della nostra interazione.
Ruotando nella luce stellare, la Terra scopre una nuova immagine di se stessa. Essa libera le proprie formazioni rocciose per vedere le foreste che stormiscono, i cervi che saltano, i bisonti che pascolano, le lucertole che sonnecchiano al sole. Minuscole particelle di materia terrestre ricevono le ali per librarsi e cantare nei venti dello spirito solare. Il pianeta libera ciò che diventerà vita danzante sulla sua superficie, la vita che scorre e scorre senza posa negli schemi nascenti del suo potenziale.
Gli angeli del Popolo degli Uccelli scendono sulla Terra, provenienti dai regni nei quali le vibrazioni sono più elevate e le forme sono sottili, prive di densità materiale. Cerchiamo di scoprire i mezzi che ci potrebbero consentire, nella maniera più efficace e creativa possibile, di prender corpo – e di dar corpo, quindi, agli intenti del Creatore – nella materia di questo mondo. Osserviamo le nostre fiamme scaturire, sollevare le montagne della crosta terrestre, salire dalla densità della sua struttura e crescere, mentre le stagioni scorrono ed il nostro amore si fa più profondo, diventando foreste ondeggianti al vento, come innumerevoli bambini, animati dal fuoco stellare e rivestiti della splendida trama cristallina e femminile offerta dal piano materiale.
Da venti miliardi di anni, il dialogo tra l’aspetto maschile e l’aspetto femminile del Grande Spirito si perpetua in questo universo. La creazione che ne derivò apparve via via su tutte le frequenze vibratorie della manifestazione di turno, con gradi di specificità e di precisione diversi a seconda della qualità e della purezza dello scambio tra gli aspetti maschile e femminile di Dio. Una volta calati nella forma, questi rappresentanti di Dio diventano i principali strumenti di ogni creazione futura, che si dispiegherà sulle frequenze nelle quali sono apparsi. Essi sono i pennelli intelligenti co-creatori e specifici dell’artista universale: è arte vivente, co-creatrice.
Molto tempo fa, prima ancora della creazione del mondo materiale nel quale ora vivete, venne predetto che un giorno l’amore e l’interazione di una stella e di un pianeta avrebbero dato vita ad esseri intelligenti, capaci di riprodursi, autonomi, a creature biologiche, maschi e femmine, ad immagine e somiglianza di Dio. Questi esseri non solo avrebbero partecipato con noi al processo permanente del dispiegarsi divino, ma avrebbero anche svolto un ruolo fondamentale e decisivo nel futuro sviluppo della creazione sul piano fisico.
Essi avrebbero compreso ed incarnato l’equilibrio. Avrebbero colto sia l’energia nucleare delle stelle che le formazioni di cristalli racchiuse nel cuore delle montagne. Avrebbero posseduto una buona conoscenza della chimica organica, della biologia nucleare, dell’astronomia e di tutte le scienze. Si sarebbero incarnati in corpi; corpi, forme fisiche belle a vedersi e piacevoli da indossare, opere d’arte viventi concepite come stazioni di controllo biologiche, centri di direzione dell’insieme mente-cervello, il cui compito sarebbe consistito nell’esplorare e sviluppare i diversi mezzi posti incessantemente in essere dal potenziale dell’universo. Essi sarebbero diventati gli strumenti in grado di rendere possibili tutte le future creazioni di ordine biologico.
Su questo livello terrestre, alla fine del ventesimo secolo, esistono esseri biologici umani, maschi e femmine, che si collocano su entrambi i versanti di questa profonda interfaccia tra gli aspetti femminile e maschile di Dio. Questa stessa distinzione nell’unità eterna che ha il potere di dar vita a stelle diecimila volte più grandi del vostro sole, questa stessa carica creatrice esiste anche tra l’uomo e la donna.
In uno stato di salute ed equilibrio, la potenza di questa energia creatrice è immensa. Se essa viene canalizzata con consapevolezza, può essere utilizzata per generare una bellezza senza pari, di una natura tale da sorpassare tutte le precedenti creazioni, e tale da rendere visibile l’invisibile bellezza di Dio. Sul piano materiale, mai il dialogo tra gli aspetti maschile e femminile di Dio ha avuto potenzialità così chiare, precise e coscienti come quelle contenute nel dialogo tra gli uomini e le donne della vostra razza umana.
Quando l’uomo e la donna si incontrano sulla Ruota-Medicina, ciascuno di essi porta in sé una carica creativa diversa. Le loro radici si intrecciano e provengono dallo stesso tronco in seno allo stesso Grande Spirito, ma essi si incarnano sulla Terra per fronteggiarsi, ciascuno con la propria carica sessuale particolare e profondamente attratta da quella opposta, entrambi con un potere di creazione immenso, che possono esercitare per mezzo dell’energia universale dell’amore che può fluire tra loro. Ogni dona evolve in una corrente di energia, una tradizione distinta da quella maschile, quanto la prima differenziazione creatrice tracciata da Dio. Uomini e donne, insieme avete abitato nelle stesse case e calpestato la terra degli stessi villaggi, avete condiviso le stesse interpretazioni ed insieme avete dormito nelle stesse illusioni, ma lungo i contorni della Grande Ruota-Medicina vi trovate su punti indiscutibilmente diversi: eppure, malgrado la loro differenza, tali punti, sono profondamente compatibili, destinati a stimolare in modi diversi una creatività ottimale; sono i punti stesi in cui Dio incontra Dio.
Per noi che abbiamo seguito questo processo nel corso di venti miliardi di anni, nulla è più incomprensibile di questo concetto nutrito dalle vostre società guerriere, che vede un’antagonismo od un’opposizione tra l’aspetto maschile e l’aspetto femminile di Dio. Voi che l’accettate, vi rendete conto a che punto una tale idea vi limiti?
Non troverete il vostro spazio nell’universo, né inizierete a svelarne i misteri se prima non vi sbarazzerete di questa superstizione, realizzando che la Madre ed il Padre Divini sono profondamente innamorati l’uno dell’altra.
In questo universo, tutto ciò che è femminile venera ciò che è maschile, e tutto ciò che è maschile ha per scopo di servire il femminile, celebrandone ed animandone la bellezza del cuore. Compagni con pari dignità, amanti, amici fedeli, il femminile ed il maschile sono equilibrati in ogni sana manifestazione.
La vostra programmazione ancestrale non è più valida. Le nozioni primitive che oppongono l’uomo alla donna portano alla fabbricazione di armi che sono invece tutt’altro che primitive. Lasciate che il vostro mondo umano rifletta invece la verità del grande amore nel quale vi trovate sospesi ad ogni istante, ridestatevi ad una nuova percezione, ad una nuova comprensione della realtà: non la falsa interpretazione della realtà data dalle tribù guerriere, ma così come da sempre le razze angeliche l’hanno cola. Ridestatevi ad una giusta percezione dell’universo nel quale vivete.
Siete l’Amore del Creatore incarnato in forma umana. La potenza del vostro amore fa di voi dei creatori, al servizio di un’arte universale, allo scopo di creare la bellezza ed apprezzare tutto ciò che è stato creato. Evocare la bellezza e descrivere la verità: questa è la vostra ragione d’essere, questo è il disegno della vita, il disegno stesso dell’universo!
Ciascuna a modo suo, le diverse specie individuano in che modo possono servire al meglio questo disegno, una volta che l’hanno compreso. Il bisonte si guarda intorno, nota quello che accade nel tempo e nello spazio della prateria, e concepisce una vita destinata a descrivere la verità e ad animare la bellezza così come i bisonti la intendono. Le balene descrivono il tempo e lo spazio attraverso l’espressione offerta dalla loro mobilità tridimensionale, giocando e nuotando attraverso acque sonore e luminose. I caribù incarnano la loro comprensione dell’universo e creano una bellezza tipica della loro specie, e così fanno i gabbiani. Gli angeli incarnano la loro comprensione di questo disegno universale e diventano gli strumenti grazie ai quali il Grande Spirito può creare un sempre maggior numero di specie che possano godere del suo progetto.
Attraverso le galassie e le stelle, tutte le razze angeliche sono coscienti di questo disegno di vita e scelgono il modo in cui possono meglio servirlo. Qualsiasi specie sana osserva il mondo esterno e, al tempo stesso, conosce l’unità interiore e la totalità indivisa, essa concepisce un’idea della completezza della vita manifesta, e questa è la comprensione dell’universo da parte di una specie sana. Gli esseri umani hanno sviluppato una comprensione tecnica dell’universo che supera quella dei caribù o delle balene, essi hanno scoperto i microbi ed hanno iniziato a raggiungere le stelle. Tuttavia, poiché durante i tempi storici avete cacciato gli spiriti eterni, oggi siete miopi, privi di una visione globale che vi aiuti ad organizzare le vostre conoscenze in un insieme coerente.
Siete gli strumenti attraverso i quali la creazione diventerà fisicamente consapevole, la specie tramite cui tutto l’universo materiale svilupperà un giorno la propria coscienza. Siete organi della consapevolezza divina che, alla svolta di questa era, escono dal sonno dell’inconscio storico. Il maschile ed il femminile sono entrambi radicati nella divinità unificata, il cui spirito si ridesta in voi e la cui identità – ora ve ne ricordate – è la vostra. Sul piano spirituale non siete separati da questi due aspetti di Dio, ma avete dato loro vita nell’immensità della vostra interezza, allo scopo di rivestire la materia e di far parte, nel tempo, della famiglia umana. La creazione si manifesta grazie all’amore ed all’interazione delle vostre polarità interiori.